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PARCO FIUMARA D'ARTE: IL RIFIUTO DEL RIFIUTO

Il parco scultoreo della Fiumara d'Arte, legittimato dalle sentenze, entra a far parte del patrimonio dello Stato nel 1991...
Tuttavia col passare degli anni le sculture si deteriorano, lo Stato non si occupa della loro manutenzione. Lo spiraglio di un dialogo con la Sovrintendenza, con i sindaci locali e con la Regione, non approda ad alcuna soluzione. Il rifiuto delle opere da parte dello Stato diventa silenzio...
I
l 22 aprile 2005 Antonio Presti oppone un rifiuto a questo rifiuto da parte dello Stato. Sollecitato dal pubblico, che sovente lo incita a restaurare le opere, il mecenate di Tusa compie un gesto estremo: chiude con un sipario l'opera di Tano Festa. La incappuccia con una tela blu. Con questo gesto simbolico, egli apre un nuovo sipario "la bellezza non è un reato, non sono i codici di un diritto inapplicato a sancire ciò che è giusto, ma il pensiero che l'arte genera e la gioia di offrire l'emozione nel manifestarsi dell'opera", così Presti spiega il suo gesto. All'indifferenza non si deve rispondere con l'indifferenza... L'immobilismo mira a bloccare il divenire, a paralizzare il pensiero.
La Fiumara d'Arte e il suo fondatore non sono soli, entrambi rappresentano ed incarnano non soltanto il pubblico che visita il parco delle sculture, ma anche tutti coloro che vogliono continuare a pensare alla cultura e all'arte come mezzo per elevare l'uomo e risvegliare le coscienze. Nel rifiuto del Stato c'è un messaggio inequivocabile che nega il mondo della cultura. Per questo Presti decide ribaltare le posizioni, di rifiutare questo rifiuto. Sottrarre l'opera allo sguardo del pubblico e un gesto di grande forza per affermare l'esistenza della scultura come pensiero, anche a prescindere dal materia.

Finalmente il 6 gennaio 2006, dopo oltre venti anni di battaglie e diverse sentenze che disponevano la demolizione delle sculture della Fiumara d'Arte, opere monumentali del Parco vengono riconosciute e aiutate dal Governo regionale che ha approvato l'istituzione del percorso turistico culturale di Fiumara d'Arte (Legge Regionale 6106 dal titolo "Valorizzazione turistica-Fruizione conservazione opere di Fiumara d'arte").

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