NOVITA'
UNDICESIMO COMANDAMENTO
romanzo
Romanzo ironico e mordace, la cui trama è sorretta da un dialogo vivacissimo ricco di battute irresistibili, nel quale l'Autore celebra una sorridente ma feroce vendetta nei confronti delle convenzioni che opprimono la società attuale e dell'apparato burocratico di oggi.
IL CANTO DEL LUPO
«Seguiamo il fiume d'ambra e di bronzo che scorre gorgogliando nel suo letto con frequenti cascate, tra schiuma bianca come neve. Attraversiamo il canyon volando: le montagne sono ovunque [...] A ogni metro il lampo di un paesaggio nuovo, e ogni lampo è una sfida a qualsiasi descrizione: abbarbicati sui fianchi rocciosi, che scendono ripidi, quasi perpendicolari, ci sono pini, cedri, abeti rossi, cespugli scarlatti di sommacco, chiazze d'erba selvatica... ma su tutto dominano queste torri di roccia, roccia, roccia, intinte nelle più delicate sfumature di colore, e sopra ancora il limpido cielo d'autunno. Nuove sensazioni, nuove gioie sembrano crescere dentro di me».
Walt Whitman
Gli echi di uno struggente esistenzialismo travalicano l'ambientazione isolana e provinciale, marcata in questi racconti, e assumono una dimensione propria del decadentismo, in cui certamente si possono inscrivere queste pagine per la loro raffinata e misurata cifra stilistica novecentesca, e per quella malinconica dimensione umana senza tempo che le ispira.
LUNA SEGRETA
Ciascuno di noi ha la sua luna segreta da tirare fuori quando il buio cresce, impedendo di vedere dove si va. Raccontare storie è il modo migliore per non farsi trascinare dagli scherzi della vita, dall'imprevedibilità dei suoi momenti più difficili. Questa raccolta nasce dall'intenzione di non lasciar sedimentare la memoria di tali momenti, ma di farne piuttosto strumento di comprensione del tempo che si vive...
L'ABBOCCO DELLA LUCE
All'atto stesso della nascita siamo consegnati alla luce, anche per metafora. E la luce, nelle sue forme e negazioni, è una presenza costante in questa silloge: la luce a cui tendiamo per istinto, che illumina e riscalda, abbaglia e distorce, che è discrimine tra esserci e non esserci, svelare e celare la realtà.
In questa attrazione, fascinosa e fatale, carica di incognite e di possibilità, sta il sottile filo rosso di una poesia in cui il tono si fa più piano e riflessivo quasi a far decantare la parola all'interno del verso. (S.V.)
ELOGIO DEL ROSPO
e altri saggi
«Finché non si è davvero malati, affamati, impauriti, rinchiusi in una prigione o in villaggio turistico, la primavera è primavera. Le bombe atomiche si ammassano nelle fabbriche, la polizia si aggira per le città in cerca di prede, le menzogne straboccano dagli altoparlanti, ma la terra gira ancora attorno al sole e, per quanto lo disapprovino con convinzione, né dittatori né burocrati possono impedirglielo».
George Orwell
CAMPI DI CICUTA
poesie (2005-2017)
Nato dall'esigenza di dare un ordine definitivo a lunghe stagioni di scrittura, il libro si pone come una ricognizione documentaria sotto il segno — per citare Emilio Isgrò — della impenetrabilità della poesia, lasciando inalterati un rigoroso frammentismo ed esperienze di lettura non convenzionali. Con la prefazione di Fernando Arrabal, il volume propone un'appendice di contributi critici che si riferiscono alle edizioni originali, privilegiando un discorso più propriamente nei termini dell'analisi semantica e testuale.